Artista
Artista da sempre e sperimentatore curioso
ha la sua peculiarità nella continua ricerca e sperimentazione
di tecniche e materiali di uso comune
da utilizzare per fare arte
Claudio Meli nasce ad Alessandria d’Egitto da mamma napoletana e padre siciliano. Nel 1961 rimpatria in Italia, e si stabilisce con la famiglia a Roma dove completa gli studi dell’obbligo iniziati in Egitto. Nel 1968 consegue la maturità artistica presso il I liceo artistico statale di Roma.
Volendo fare l’architetto, si iscrive alla facoltà di architettura. Si laurea nel 1975 con una tesi in urbanistica ottenendo il massimo dei voti (centodieci e lode). Parallelamente alla professione di architetto, prosegue l’attività artistica iniziata fin da bambino, seguendo le orme del padre pittore e creatore di motivi per stoffe. Inventa i suoi giocattoli e li dipinge, costruisce i mobili della sua stanza, realizza costumi per se e per gli amici per poi giocare. Inizia a dipingere in modo accademico, utilizzando i pastelli, i colori ad olio, le tempere ecc. per la realizzazione di opere figurative, partecipa tra i 14 e i 18 anni a numerose gare di pittura estemporanea che lo portano in giro nei comuni del Lazio per partecipare alle gare di pittura. Alla metà degli anni ’60 inizia la vera e propria sperimentazione, rompe l’impostazione accademica e classica, utilizza l’olio come impasto portante per sostenere materiali come stoffe, plastica o legno; sperimenta l’uso di inchiostri su cartone, miscelati con paraffina sciolta a caldo. In questo periodo realizza una serie di quadri raffiguranti sia la periferia romana, che elementi di archeologia industriale quali il gazometro o il vecchio mattatoio, composizioni con cantieri in costruzione, nobilitando questi soggetti, con una coloritura tenue e romantica che sembra contrastare con la crudezza dei luoghi rappresentati.
Terminati gli studi di architettura, nei suoi quadri, traspaiono i percorsi e le reminescenze ormai metabolizzate dei lavori realizzati nel suo percorso studentesco. Inizia in questi anni la serie, mai interrotta, dei castelli medievali che a volte ricordano Siena, S. Giminiano, Arezzo o altre città medievali, ma sono rappresentazioni di pura fantasia con guglie, torri, fortificazioni, tetti e bandiere. Dopo la nascita della figlia Rita, le sue opere assumono una connotazione gioiosa e fantastica. La tavolozza è vivace ma equilibrata. Le composizioni sono sempre più fantasiose.
In occasione del secondo compleanno della figlia realizza, proprio per lei, il primo abbecedario polimaterico e una serie di quadri ispirati al circo, a Pinocchio ed altre favole. Poco più tardi realizza, sempre per Rita, un teatrino dei burattini alto più di due metri con piccole scenografie ispirate al Don Chisciotte di Cervantes. Liberata completamente la fantasia, realizza, oltre ai quadri polimaterici, una serie di scenografie per il teatro de “La Bottega d’Europa” (laboratorio per l’insegnamento dell’inglese attraverso il teatro), metodo didattico creato dalla prof.ssa Caterina Cangià.
In questo sito sono illustrate alcune opere degli ultimi anni, oltre ad alcuni studi, bozzetti, scenografie e progetti.
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Le opere di Claudio Meli si trovano in molte collezioni private in Italia e soprattutto all’estero: dal Giappone al Brasile, Messico, Australia, Stati Uniti, Arabia Saudita, Germania, Gran Bretagna, Svezia, Finlandia, Norvegia, Francia, Olanda, Belgio ecc...